Avviata nel maggio scorso per iniziativa di una rete compatta di sei diverse realtà (Diocesi di Trento, Ipsia-Acli, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa/CCI, Forum Trentino per la Pace, CNCA, Movimento dei Focolari), viene rilanciata ora con forza in Trentino la campagna “Cambiamo rotta!” che punta a richiamare l’attenzione sullasituazione dei migranti in viaggiosulla rotta balcanica,nel tentativo, per lo più vano, di raggiungere l’Europa, ai cui confini vengono inesorabilmente respinti. Una tragedia umanitaria che si consuma alle porte del Vecchio Continente, con l’aggravante di una chiara strategia politica portata avanti nella pressoché generale indifferenza, come documentano anche le immagini di queste ultime settimane dai confini polacchi. Un dramma accentuato dalla situazione afghana, con la fuga dal Paese tornato in mano ai Talebani.
Sulla rotta balcanica vi sono soprattutto famiglie con minori al seguito. Nei primi otto mesi del 2021(secondo dati ufficiali UNHCR)sonoquasi 12 mila i profughi entrati nella sola Bosnia Erzegovina,di cui il 30% afghani, seguiti da pakistani e iracheni.
I migranti/richiedenti asilo, accolti nei centri di transito/accoglienza in Bosnia, a fine agosto erano poco meno di tremila, ma si calcola che quasi duemila persone vivano al di fuori, negli squat e soprattutto in prossimità dei confini.
Dal gennaio del 2018, sempre secondo l’UNHCR,si sono registrate 81mila persone transitate in Bosnia Erzegovina attraverso la rotta balcanica.
La campagna “Cambiamo Rotta!” si era posta, al momento del lancio, nel maggio scorso, un obiettivo prioritario: raccogliere fondi per sostenere l’attività di accoglienza in particolare nel campo profughi di Lipa (BiH),dove operano anche volontari trentini, coordinati da Ipsia. A fine settembre erano stati donatioltre 33mila euro, trentamila dei quali già inviati per larealizzazione di una lavanderia, fondamentale per garantire un’igiene basilare e scongiurare la diffusione della scabbia. La lavanderia è stata inaugurata nelle scorse settimane a Bihać (negli spazi della Croce Rossa) ed è a servizio dei migranti del campo di Lipa, ma anche della popolazione bosniaca in situazione di povertà. Il progetto per ora è finanziato sino a marzo 2022, con copertura dei costi di funzionamento e del personale locale impegnato.
Ma la campagna non s’arresta e rilancia. L’approssimarsi dell’inverno renderà più difficili le condizioni di queste persone in transito e accolte nei campi. Tutti ricordano le immagini dei profughi in fila, al gelo, in strutture inadeguate o danneggiate da eventi imprevisti, come l’incendio che lo scorso anno distrusse la maggior parte dei tendoni del campo di Lipa.
Prossimo obiettivo di “Cambiamo Rotta!” è dare sostegno al progetto delle cucine collettive a Lipa. Ai migranti viene data infatti la possibilità di cucinare, seppure su bracieri e fuochi da campo. Le organizzazioni umanitarie (Ipsia in particolare) si impegnano dal canto loro ad approvvigionare la legna per le cucine e organizzare momenti di comunità legati al cibo. Esso diviene così veicolo di emancipazione (poter cucinare secondo le proprie tradizioni e gusti) e di conoscenza reciproca, in ambienti riscaldati e dunque un po’ più accoglienti in vista del rigore invernale.
Per questo progetto servono poco meno di 4000 euro al mese per legna e le attività correlate alla cucina collettiva.
Per contribuire, con la causale PROGETTO BALCANI:
Opera Diocesana Pastorale Missionaria Cassa Rurale Alto Garda IBAN: IT 28 J 08016 05603 000033300338. Conto corrente postale n. 13870381.
Per i privati che usufruiscono della DETRAZIONE IRPEF Opera Diocesana Pastorale Missionaria – sezione ONLUS Cassa Rurale Alto Garda IBAN: IT 70 L 08016 05603 000033311172. Conto corrente postale n. 30663371.