Giovedì 13 luglio l’incontro sull’importanza della documentazione con la partecipazione di Alex Zanotelli e di Beati i costruttori di pace
La documentazione generata da organizzazioni e individui attivi in difesa dei diritti umani e per la promozione di una cultura di pace svolge spesso un ruolo fondamentale non solo in termini di sensibilizzazione ma anche nel perseguire specifici obiettivi di trasparenza, accesso alle informazioni, accountability e giustizia.
È il caso dei vasti archivi che conservano la memoria delle campagne, dei progetti e dei contributi di pensiero di un protagonista dell’attivismo italiano qual è Alex Zanotelli e dell’associazione Beati i costruttori di pace.
Con il forte impulso del Forum trentino per la pace e i diritti umani, nelle scorse settimane ha preso forma l’idea di assicurare questo patrimonio alla fruizione pubblica attraverso l’opera della Fondazione Museo storico del Trentino, da tempo impegnata nella costruzione di una rete di documentazione sul tema della pace.
A questo percorso è dedicato l’incontro “Come tanti segnavia: attraverso gli archivi dei protagonisti il percorso storico dell’ideale e dell’impegno pacifista”, in programma giovedì 13 luglio, alle ore 17.30, presso la Sala dell’Aurora di Palazzo Trentini (Via G. Manci, 27).
L’appuntamento, organizzato dal Forum trentino per la pace e i diritti umani di concerto con la Fondazione Museo storico del Trentino e il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, vedrà protagonista lo stesso Alex Zanotelli in dialogo con Massimiliano Pilati, presidente del Forumpace.
Sulla stretta correlazione tra impegno di pace, difesa dei diritti umani e pratica archivistica come strumento di trasformazione e cambiamento si soffermeranno anche, in apertura, Katia Malatesta – vicepresidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, Giuseppe Ferrandi – direttore generale della Fondazione Museo storico del Trentino, Rodolfo Taiani – responsabile area archivi, biblioteca, collezioni ed editoria della Fondazione Museo storico del Trentino, e don Mario Costalunga – cofondatore di Beati i costruttori di pace
“Come tanti segnavia” vuole dunque essere un’occasione per esplorare la storia dell’ideale pacifista e per approfondire la comprensione delle sfide e delle speranze che ne assicurano la persistenza e la continuità, stimolando una riflessione critica sulla costruzione di un futuro migliore del nostro presente.