Ogni barriera ci dà l’illusione di proteggerci e, al tempo stesso, ci rinchiude. E ci esclude. Questo vale per i muri fisici, naturalmente, ma anche per quelli mentali, che ci fanno davvero credere che si possa delimitare un confine netto tra un ‘noi’ e un ‘loro’. E, soprattutto, che in ‘loro’ si annidi sempre l’insidia, o il potenziale pericolo. Che ci invitano a isolarci, a respingere, a rifiutare l’incontro e il confronto. Separando, chiudendo e blindando ci propongono un mondo meschino, ombelicale, a compartimenti stagni, in cui la diversità è una minaccia e l’inarrivabile omogeneità un fine a cui tendere. Un mondo chiuso, appunto.
Carlo Greppi, L’età dei muri, Feltrinelli, 2019
Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della rassegna “1989-2019 Il Muro di ieri, i muri di oggi” promossa dal Forum trentino per la pace e i diritti umani in collaborazione con diverse realtà del territorio: ANPI Vallagarina, Associazione 46° Parallelo, Centro Pace Rovereto, Cinema Astra, Docenti Senza Frontiere, Fondazione Bruno Kessler – Istituto Storico Italo-Germanico, Fondazione Museo storico del Trentino, Libreria Due Punti, Pace per Gerusalemme, Progetto Prijedor, con il patrocinio del Comune di Trento e della Rai e la media partnership della rivista UCT, il cui ultimo numero, presentato in conferenza stampa, dedica un ampio approfondimento alla rassegna e all’anniversario della caduta.
Trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, il mondo è più che mai lacerato da muri, confini e barriere, per tre quarti costruiti dopo il 1989. La conclusione della guerra fredda non ha cambiato lo stato delle cose, moltiplicando le cesure, i segni visibili della separazione e della differenza. La rassegna vuole quindi essere l’occasione di una riflessione ampia e condivisa su questi temi attraverso diversi approcci: incontri, spettacoli, proiezioni, mostre e presentazioni di libri si alterneranno dal 19 ottobre al 26 novembre.
Con l’occasione è stato inoltre presentato l’evento che avrà luogo nella centrale giornata del 9 novembre: alle 18 in Sala Falconetto, a Palazzo Geremia, l’incontro con Andrea Purgatori, uno dei più amati sceneggiatori e giornalisti investigativi italiani. Purgatori presenterà il suo romanzo Quattro piccole ostriche (edizioni HarperCollins, 2019), grande thriller spionistico che rimanda proprio a quella notte indimenticabile di trent’anni fa. L’intervento, in dialogo con Giuseppe Ferrandi, con il saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Trento Corrado Bungaro e il coordinamento della giornalista Fausta Slanzi, sarà anche l’occasione per gettare un altro sguardo di prospettiva su processi ancora aperti nel nostro presente, e sulla rinnovata necessità di adoperarsi per “abbattere muri, e costruire ponti”.