Dai campi di concentramento dello sterminio nazista, ai campi sgombrati dei Rom e dei Sinti nell’Europa di oggi. Storie di quotidiana resistenza oltre i pregiudizi, alla scoperta dell’anima di un popolo.
Dopo Roma, in sala a Trento il 17 Novembre, al cinema Modena, ore 20,30 (necessaria la prenotazione) la
pellicola “Portami a vedere la notte” della regista trentina Lia Giovanazzi Beltrami e di Alberto Beltrami che
con occhio attento si propone di raccontare “solo quello che è”, senza indulgere nella commiserazione, nella
denuncia, nel pietismo. Produttore esecutivo Gian Luca Magagni, alla macchina da presa Gino Sgreva con
Andrea Morghen.
Portami a Vedere la Notte è un docu-film che permette di entrare in contatto con un mondo ai più sconosciuto quello dei sinti e dei rom. Il racconto porta a conoscere gli aspetti della loro cultura, la semplicità del vivere a contatto con la natura, la voglia di essere parte di un unico mondo vissuto da una sola razza quella umana, frutto dell’incontro di culture diverse. Nel docu-film la particolare forte luce interna che trasmettono i protagonisti di Portami a Vedere la Notte a momenti si scontra con i non luoghi di vita di alcuni di loro, per poi riprendere con forte intensità nei luoghi immersi nel verde creando un coinvolgente ritmo visivo.
Da un’idea di Gian Luca Magagni, Aizo Odv promotrice del docu-film in stretta collaborazione con lo staff di Aurora Vision per la regia di Lia e Alberto Beltrami, produzione di Andrea Morghen, direttore della fotografia Gino Sgreva, ha scelto di iscrivere ai festival internazionali Portami a Vedere la Notte per poter portare in ogni casa del mondo un messaggio che appare semplice: insieme è possibile realizzare un mondo migliore.