Lunedì 22 marzo, dalle 18.30, sulla pagina Facebook dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento andrà in onda in streaming l’incontro Dis-conosciuti: l’abitare di richiedenti asilo e rifugiati in Trentino. Lo Sportello dialogherà con la sociologa e ricercatrice Giulia Storato che, un paio di anni fa, ha svolto una ricerca su questi temi, finanziata dal Fondazione Caritro, in collaborazione con la Fondazione Franco Demarchi di Trento e in partnership con ATAS Onlus, Centro Astalli Trento, Cinformi.
Attraverso azioni e strumenti per combattere la povertà e investendo nelle persone, in politiche per le pari opportunità, l’inclusione sociale, la lotta alle diseguaglianze e garantendo un equo accesso alla casa e a servizi sociali di qualità. Il Trentino più sociale è inclusivo, previene ogni forma di violenza, discriminazione e mette al centro il ben-essere e i diritti della persona (pag. 75).
Così si esprime il documento preparatorio della Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile: il tema della casa e della lotta alle povertà e alla marginalizzazione viene affrontato con chiarezza, come parte integrante della strategia per garantire a tutte e tutti una vita più dignitosa, in una società capace di prendersi cura di tutte le persone e che sappia lottare contro ogni forma di disuguaglianza.
Il quadro della SPROSS guarda al futuro: l’oggi descrive una situazione di perenne emergenza e grave fragilità abitativa. Una ricerca condotta da fio.PSD nel maggio 2020 riporta le osservazioni di chi lavora con la grave marginalità sul funzionamento del sistema di accoglienza dei migranti, in particolare richiedenti asilo e titolari di protezione Internazionale, e quali siano stati gli effetti dei flussi migratori sui servizi per senza dimora, a livello nazionale.