Sit-in e flashmob provinciale per la Pace e per il Cessate il fuoco!

Abbattiamo il muro delle guerre e del riarmo. Il tempo della Pace è ora!

L’appuntamento è fissato per sabato 9 novembre 2024, alle ore 11:00 in P.zza Malfatti di Rovereto, ed è pensato per proseguire il percorso sui temi della Pace che ha visto varie organizzazioni e 150 persone dal Trentino partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale del 26 ottobre, quando circa 80mila persone si sono radunate in diverse piazze d’Italia per manifestare in favore di un “Cessate il fuoco.

Il ritrovo provinciale cade nella giornata del 35° anniversario dalla caduta simbolica del Muro di Berlino. Un evento storico mondiale che non solo segnò la fine della divisione della Germania, ma anche la fine della Guerra Fredda tra Est e Ovest.

Durante l’evento del 9 novembre ci saranno alcuni interventi da parte delle organizzazioni promotrici, testimonianze e un flashmob allo suonare della sirena cittadina.

L’appuntamento è promosso dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Centro Pace ecologia e diritti di Rovereto, CGIL-CISL-UIL del Trentino, A.N.P.I. Rovereto-Vallagarina e vede il patrocinio del Comune di Rovereto.

All’iniziativa hanno aderito anche: ACLI Rovereto, Circolo Arci Ugo Winkler Brentonico, Associazione 46° Parallelo – Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, Associazione Tremembė, Quilombo Trentino.

Raccolta adesioni entro martedì 5 novembre all’email roveretopace@gmail.com

Si invitano le/i partecipanti a non esporre bandiere e loghi di partito ma solo bandiere per la Pace e per la nonviolenza.

Nuovo progetto SCUP!

Sono aperte le candidature per il nostro nuovo progetto di Servizio Civile dal titolo “Coltivare i diritti per far crescere la pace”, che inizierà a settembre 2024 e durerà 12 mesi.

La scadenza per le candidature è stata fissata il giorno lunedì 29 luglio alle 23:59; la valutazione attitudinale si svolgerà nei giorni seguenti, preferibilmente in presenza.

Leggi il progetto:
https://serviziocivile.provincia.tn.it/content/view/full/8343

Per informazioni:
riccardo.santoni@consiglio.provincia.tn.it
Cell. 335.1797117

Una fiaccolata per il Cessate il fuoco in Ucraina e Palestina

Nella Striscia di Gaza, oltre due milioni di persone lottano per sopravvivere a una catastrofe umanitaria con un numero di vittime civili senza precedenti. La guerra è esplosa con una violenza inimmaginabile: impregna anche l’aria e l’acqua della Palestina.

Il 24 febbraio 2024 cade l’anniversario dei due anni dall’invasione russa dell’Ucraina. Un giorno funesto, che ha causato centinaia di migliaia di morti sul campo, milioni di profughi e sfollati, un terzo dell’Ucraina distrutta, il rischio di un incidente o di un’escalation nucleare.

Tutto ciò era da evitare. Ma negli ultimi anni, le guerre sembrano susseguirsi con ritmi ed intensità crescenti. Iniziano e non finiscono, alimentando l’industria e il commercio di armamenti.

Per sovvertire questa logica distruttiva e ricordare che un’alternativa è possibile, la Rete Italiana Pace e Disarmo organizza, per il 24 febbraio 2024, a due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, la Giornata nazionale di mobilitazione per il CESSATE IL FUOCO IN PALESTINA ED IN UCRAINA.

In questa cornice, anche Trento organizza una fiaccolata per chiedere il cessate il fuoco.

Appuntamento per sabato 24 febbraio 2024, alle ore 17, presso piazza Duomo, Trento.
Vi invitiamo a portare bandiere di Pace, cartelli e voci per alzare la nostra voce!

Per leggere l’appello della Rete Pace e Disarmo, sottoscritto anche dal Forumpace, clicca qui.

Una mozione di Pace

Da ottobre seguiamo con sgomento quanto sta accadendo in Israele e Palestina. Non volendo restare inermi davanti all’orrore dell’ennesima guerra, abbiamo pensato a quale contributo possa dare il territorio trentino per contribuire a portare ad un cessate il fuoco a Gaza e ad una successiva pace tra Israele e Palestina.

Fin dal momento della sua creazione, il Forum trentino per la pace e i diritti umani è stato pensato come un interlocutore diretto della politica locale, a cui può fornire consiglio e supporto per tutti quei temi che riguardano la pace e i diritti umani. Ma non solo: da sempre, come Forum, crediamo nel potere delle nostre istituzioni locali e per questo, su stimolo dell’Associazione Pace per Gerusalemme, abbiamo lavorato ad una mozione sul cessate il fuoco a Gaza e per una pace giusta in Israele e Palestina da proporre ai nostri Comuni trentini e al Consiglio Provinciale. Auspichiamo che questi attori inoltrino a loro volta il testo della presente mozione agli organi di governo della Provincia Autonoma di Trento e al Commissariato del Governo affinché le auspicate pressioni istituzionali possano esprimersi in ogni sede opportuna, nazionale ed internazionale, incluso l’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea della Provincia Autonoma di Trento.

Quando abbiamo pensato alla mozione, verso i primi giorni di novembre, il Consiglio Provinciale era appena stato rinnovato e non ancora operativo nelle sue funzione e quindi era impossibile poter proporre questo nostro contributo, che inviamo invece ora leggermente aggiornato.

Siamo consapevoli che sia ai Comuni che alla nostra Provincia non competano prettamente i temi di politica estera ma riteniamo doveroso che ci si attivi in ogni territorio sul bisogno di Pace.

Abbiamo inviato questa proposta di mozione ai Presidenti dei gruppi consiliari della Provincia Autonoma di Trento, con l’invito ad usarla come spunto iniziale per una utile discussione sul tema che possa coinvolgere anche la popolazione.

Concerto per la Pace

L’umanità̀ è sconvolta dalle tragedie delle guerre che provocano massacri sulle popolazioni civili inermi. Al dramma dell’Ucraina e alle catastrofi disumane della guerra israelo-palestinese, si aggiungono altri sessanta conflitti armati nel mondo. Tutti siamo chiamati a reagire. A batterci per la pace contro l’escalation della Terza Guerra Mondiale a pezzi. Ci stiamo dimenticando del disastro provocato dalle ultime due guerre mondiali? Per questo è centrale rimarcare il diritto alla memoria come diritto essenziale. Come base per ricordare l’esistenza e le ragioni dei diritti umani. Come strumento fondamentale per costruire la Pace, intesa come sistema, non come utopia. 

Il Concerto per la Pace del Coro Bella Ciao, venerdì 19 gennaio 2024, alle 20.30 presso il Vigilianum – Polo Culturale Diocesano (Via Endrici 14 – Trento) vuole tracciare un cammino preciso in questa direzione. Nato per celebrare la Giornata della Memoria del 27 gennaio, il concerto vuole ricordare come proprio l’orrore senza fine e senza precedenti della Shoah del popolo ebreo e dello sterminio di rom, sinti, omosessuali e oppositori politici, fu una delle molle che – nel secondo dopoguerra – fece nascere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ricordare quell’orrore, assumendocene le responsabilità̀ storiche, significa mettere in campo tutto quello che possiamo per evitare che si ripeta. 

Così le canzoni del coro tracceranno un filo conduttore attraverso i diritti da ricordare e difendere, aiutate da immagini d’epoca e contemporanee e dalla narrazione di Raffaele Crocco, direttore di Unimondo e dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. Ad introdurre il racconto saranno gli interventi di Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina, Sandro Schmid, presidente onorario del Coro Bella Ciao e Massimiliano Pilati, presidente del Forum per la Pace e i Diritti Umani del Trentino

La serata è organizzata grazie alla collaborazione fra il Coro Bella Ciao, Vita Trentina, il Forum trentino per la pace e i diritti umani e l’Associazione 46° Parallelo – Atlante delle Guerre

L’ingresso è gratuito.

Che tacciano le armi!

Il conflitto in Israele-Palestina è divampato di nuovo in guerra, questa volta con un breve ma
intenso rovesciamento dei rapporti di forza che ha lasciato stupefatto il mondo intero. Il risultato,
però, è sempre il medesimo: un doloroso spargimento di sangue che allontana ancor di più le
quanto mai flebili prospettive di pace, giustizia, riconciliazione.
Quali che siano, di volta in volta, i casus belli delle violenze, un’altra costante che accomuna questi
accadimenti è la superficialità delle analisi da parte dei media, dei circoli politici e intellettuali. La
corsa alla ricerca delle responsabilità, delle giustificazioni, dei “però”, se svolta in maniera
volutamente astorica è un esercizio da cui chiunque -sia nell’ambito dell’informazione che in
quello della solidarietà internazionale- dovrebbe esimersi, perché mistifica e offusca le
responsabilità più grandi di tutte: le nostre.
L’unico motivo per il quale ancora scorre il sangue in Palestina-Israele è perché negli ultimi trenta
anni né il popolo della pace né tantomeno i governi mondiali hanno voluto o potuto imporre il
rispetto del diritto internazionale come base di un vero processo di pace
. Politiche e scelte locali
scellerate riescono facilmente ad accendere una miccia che tutto l’occidente ha contribuito a
fabbricare e armare.
Adesso, come sempre, l’unico grido che vogliamo far risuonare in tutto il mondo è: che tacciano le
armi! Che si abbandoni la via della vendetta e della rappresaglia
!
Il nostro massimo sostegno va alla popolazione civile, alle vittime di queste spirali dissennate di
violenza, a chi ancora, insieme a noi, coltiva in Israele-Palestina la speranza per una pace giusta.

Pier Francesco Pandolfi de Rinaldis – Pace per Gerusalemme
Massimiliano Pilati – Presidente Forum trentino per la pace e i diritti umani

Servizio civile universale provinciale, un’opportunità di formazione per tre giovani in Consiglio provinciale e al Forum per la pace

Tre giovani, dai 18 ai 29 anni, avranno l’opportunità di acquisire competenze e prepararsi al mondo del lavoro presso le sedi del Consiglio provinciale e del Forum trentino per la pace e i diritti umani, grazie a due progetti del bando di Servizio civile universale provinciale (SCUP) indetti dalla Provincia autonoma di Trento. I due progetti, in partenza a settembre e della durata di dodici mesi, rappresentano l’occasione per immergersi in un contesto stimolante e per comprendere come operano due realtà fondamentali per l’assetto istituzionale provinciale.

Il Consiglio provinciale è uno degli organi della Provincia e può essere considerato il “Parlamento” del Trentino, la cui funzione principale è appunto quella legislativa. Il Forum trentino per la pace e i diritti umani, invece, è un organismo del Consiglio, che si occupa di promuovere e difendere i valori della pace e dei diritti umani.

Il progetto del Consiglio provinciale, intitolato “Con le scuole per l’Autonomia del Futuro”, permetterà ai due giovani selezionati di entrare a tutti gli effetti, come elementi operativi, nella squadra che si occupa delle attività con le scuole. Parteciperanno alla progettazione delle attività e alla loro realizzazione, faranno da guida alle classi nelle visite ai luoghi dell’Autonomia e parteciperanno agli incontri tra politici e studenti. Parteciperanno inoltre alla progettazione e alla realizzazione degli eventi promossi dal Consiglio sull’Autonomia e collaboreranno con i vari servizi dell’istituzione.

Il progetto del Forumpace, invece, dal titolo “Tessere reti di pace”, permetterà alla persona selezionata di affiancare lo staff operativo nelle varie attività dell’ente, concentrandosi in particolare sulla co-progettazione con le associazioni della rete del Forum, con le scuole, con le rappresentanze studentesche e con gli enti locali. Il giovane selezionato, inoltre, prenderà parte a percorsi di sensibilizzazione sulle tematiche della pace e dei diritti umani, online e offline, sia per le scuole che per la comunità trentina in generale.

I due progetti, infine, prevedono un articolato percorso formativo, della durata di oltre cinquanta ore, che permetterà alle persone selezionate di acquisire competenze specifiche spendibili sul mondo del lavoro.

La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per domenica 23 luglio 2023 alle 23.59. Verrà inoltre organizzato un incontro informativo con i due enti, in presenza e online, mercoledì 18 luglio dalle 10.00 in poi.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il portale dello SCUP (https://serviziocivile.provincia.tn.it/Adesione) oppure contattare i responsabili del progetto (Rodolfo Ropelato, Consiglio Provinciale – 3669302653, Riccardo Santoni, Forumpace – 3351797117).

A Trento si celebra la Giornata Internazionale delle Fasce Bianche

Foto presa dalla pagina Facebook dell’associazione Jer me se tiče.

Lo facciamo da anni. Lo ripeteremo il prossimo 31 maggio, alle 17.30, nel cortile di Palazzo Thun, a Trento. Saremo lì, con le nostre fasce bianche al braccio, in silenzio. Ci saremo per ricordare i troppi morti ancora dimenticati della folle guerra nella Bosnia Herzegovina. Ci saremo per ricordare a tutti come la fine di una guerra spesso non sia l’inizio della Pace. Saremo lì, assieme, perché dove non c’è pace non ci sono diritti, giustizia, equità economica, democrazia.

L’iniziativa è come sempre firmata dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, dall’Associazione Trentino con i Balcani, dall’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, dall’Associazione Progetto Prijedor e da Unimondo, con l’adesione di molti altri gruppi, associazioni, singole persone. Più o meno a quell’ora, quel 31 maggio, manifesteranno un altro centinaio di città europee.

Contemporaneamente, poi, migliaia di persone saranno in piazza proprio a Prijedor, città della repubblica Srpska – la parte serba della Bosna Herzegovina – , dove tutto è iniziato. Il 31 maggio del 2012, infatti, un ragazzo giovane, Emir Hodžić, si legò al braccio una fascia bianca e si mise solo, in piedi, nella piazza del municipio. Non disse nulla. Rimase zitto. Voleva protestare contro l’assordante silenzio delle autorità di Prijedor. Voleva si condividesse il ricordo di quello che era accaduto vent’anni prima, il 31 maggio 1992.

Quel giorno, a Prijedor, era arrivato l’odio. Le autorità serbe obbligarono tutti i cittadini non-serbi a mettere uno straccio o un lenzuolo bianco alle finestre di casa.  Per essere riconoscibili anche fuori, in strada, furono obbligati a mettere una fascia bianca al braccio. Così, iniziò la tragedia. In pochi mesi 31.000 civili di Prijedor, tutti rigorosamente non serbo – ortodossi, vennero rinchiusi nei lager. 53.000 persone furono vittime di persecuzione e deportazione.  Quelli uccisi furono 3.173.  102 erano bambini.

Quella guerra è quasi dimenticata, ormai. In questi giorni di tragedia e di guerra in Ucraina, quasi tutti i commentatori si stupiscono che “in Europa sia tornata la guerra”. Tutti sembra abbiano dimenticato i cinque anni di macello nella ex Jugoslavia. Così come troppi scordano le molte guerre in corso, i 31 luoghi dove si muore per le bombe, la fame, la violenza portata dalle armi.

Le fasce bianche di Prijedor, ci aiuteranno a ricordare tutto questo. Ci troveremo nel cortile di Palazzo Thun, a Trento, il 31 maggio alle 17.30. Per non dimenticare mai. Saremo lì per ricordare che le ingiustizie vanno ricordate. Saremo lì per ricordare che le vittime vanno ricordate. Saremo lì perché tutto questo “Ci Riguarda”.