Adesione all’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Con l’elezione del Consiglio Provinciale, decade progressivamente l’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Fino a giovedì 21 dicembre, le associazioni, i comitati e gli enti del terzo settore che operano sul territorio provinciale possono presentare domanda di adesione all’Assemblea.
Devono inviare richiesta sia le nuove associazioni, sia quelle che ne hanno già fatto parte nell’ultima o nelle precedenti legislature.

La richiesta di adesione deve pervenire alla mail segreteria.generale@pec.consiglio.provincia.tn.it utilizzando il modulo ARichiesta di adesione“, consultabile nella pagina dedicata alla modulistica.

Nel caso in cui la Richiesta di adesione venisse compilata senza firma digitale, bisognerà allegare anche una copia della carta di identità del legale rappresentante.

Inoltre, alla richiesta si devono allegare:

  1. copia dell’atto costitutivo;
  2. copia dello statuto, adottato da almeno un anno, che tra gli scopi sociali prevede, in forma espressa, iniziative nel campo dei diritti umani, della cooperazione e dello sviluppo internazionale, della difesa popolare non violenta, della pace, del disarmo, del servizio civile;
  3. una relazione attestante l’attività svolta con riferimento almeno all’ultimo anno nell’esercizio delle finalità statutarie indicate.

Entrando a far parte dell’Assemblea del Forum, le associazioni e i comitati operanti nell’ambito del territorio provinciale nei settori dei diritti umani, della cooperazione e dello sviluppo internazionale, della parità di genere, della difesa popolare non violenta, della pace, del disarmo e del servizio civile possono trovare consulenza e supporto sia dal punto di vista progettuale e organizzativo, sia sotto il profilo della comunicazione, così da amplificare l’impatto delle proprie iniziative.

Partecipa anche tu per promuovere il cambiamento: la pace #partedaqui

Per informazioni sulla procedura di adesione all’assemblea contattare:

  1. Segreteria organi collegiali del Consiglio provinciale
    telefono: 0461-213290
    mail: organi.assembleari@consiglio.provincia.tn.it
  2. Staff Forumpace
    telefono: 0461 213176
    mail: forum.pace@consiglio.provincia.tn.it

Informazioni integrali sul sito del Consiglio provinciale.

Che tacciano le armi!

Il conflitto in Israele-Palestina è divampato di nuovo in guerra, questa volta con un breve ma
intenso rovesciamento dei rapporti di forza che ha lasciato stupefatto il mondo intero. Il risultato,
però, è sempre il medesimo: un doloroso spargimento di sangue che allontana ancor di più le
quanto mai flebili prospettive di pace, giustizia, riconciliazione.
Quali che siano, di volta in volta, i casus belli delle violenze, un’altra costante che accomuna questi
accadimenti è la superficialità delle analisi da parte dei media, dei circoli politici e intellettuali. La
corsa alla ricerca delle responsabilità, delle giustificazioni, dei “però”, se svolta in maniera
volutamente astorica è un esercizio da cui chiunque -sia nell’ambito dell’informazione che in
quello della solidarietà internazionale- dovrebbe esimersi, perché mistifica e offusca le
responsabilità più grandi di tutte: le nostre.
L’unico motivo per il quale ancora scorre il sangue in Palestina-Israele è perché negli ultimi trenta
anni né il popolo della pace né tantomeno i governi mondiali hanno voluto o potuto imporre il
rispetto del diritto internazionale come base di un vero processo di pace
. Politiche e scelte locali
scellerate riescono facilmente ad accendere una miccia che tutto l’occidente ha contribuito a
fabbricare e armare.
Adesso, come sempre, l’unico grido che vogliamo far risuonare in tutto il mondo è: che tacciano le
armi! Che si abbandoni la via della vendetta e della rappresaglia
!
Il nostro massimo sostegno va alla popolazione civile, alle vittime di queste spirali dissennate di
violenza, a chi ancora, insieme a noi, coltiva in Israele-Palestina la speranza per una pace giusta.

Pier Francesco Pandolfi de Rinaldis – Pace per Gerusalemme
Massimiliano Pilati – Presidente Forum trentino per la pace e i diritti umani

Nel nome dell’umanità, per il disarmo nucleare e per la fine di tutte le guerre

Ricondividiamo il comunicato del Centro Pace ecologia e diritti di Rovereto e del Cantiere di Pace del Trentino, in vista del 6 agosto, anniversario del bombardamento di Hiroshima.

“Siamo preoccupati. Ogni giorno sentiamo notizie sulla concreta possibilità di una escalation nucleare.

Non si tratta solo delle frequenti minacce di usare bombe nucleari ma anche del fatto che sempre più centrali nucleari sono in territorio di guerra, a forte rischio di incidente.
Ci preoccupa inoltre il crescente armamentismo e militarismo che vuol far credere alle persone che la guerra è inevitabile e che la vita degli esseri umani è sacrificabile.

Siamo preoccupati e crediamo che l’unica risposta sia “Prendere la Pace nelle proprie mani”: denunciare questa situazione e rispondere alla cultura dell’oscurità e della morte.

Il 6 di agosto, anniversario della prima bomba atomica su Hiroshima, già da tempo si svolgono manifestazioni in tutto il mondo di luci e colori. In particolare saremo presenti il 6 agosto a Padova con i “Beati costruttori di Pace” alle ore 8.15, momento di silenzio nell’ora del bombardamento dove saranno letti i messaggi da parte degli Hibakusha, sopravvissuti alla bomba di Hiroshima del 6 agosto 1945.

Gli Hibakusha, le persone colpite e sopravvissute all’atomica, sono state le più resistenti e più determinate a lottare per eliminarla. I trattati e il diritto internazionale da soli non bastano, rimangono determinanti le persone, tutte, ciascuno di noi, per la riuscita della vita di tutti gli esseri viventi e di Madre Terra.

Perciò, anche quest’anno, 78 anni dopo i bombardamenti del 1945, facciamo memoria dei morti e rendiamo onore ai sopravvissuti, aggiungendo il nostro impegno al loro sforzo di eliminare tutte le armi nucleari dal pianeta. Per dire: Mai più Hiroshima! Mai più Nagasaki!

Il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), entrato in vigore nel 2021, è ormai legge per 68 Stati e in un’altra trentina sono in corso le procedure di ratifica. L’Italia rimane ancora fuori da questo consesso, ma avrà una nuova opportunità tra il 27 novembre e il 1 dicembre, quando si terrà all’ONU a New York la seconda conferenza degli Stati parti del TPNW. Solo pochi giorni fa, la Commissione Esteri della Camera ha approvato all’unanimità una Risoluzione sul disarmo nucleare in cui si impegna il Governo a valutare la possibilità di parteciparvi come Paese osservatore.

La Rete Italiana Pace e Disarmo affronta questi temi e indica impegni e proposte operative su cui lavorare quali, ad esempio, il sostegno alla difesa civile non armata e non violenta; la costruzione di corpi civili di Pace, la ricerca sulla Pace e la prevenzione dei conflitti; la riduzione della spesa militare, l’impegno per la riconversione dell’industria delle armi verso il settore del civile.

Nel Disarmo e in particolare nel Disarmo nucleare è stata individuata la condizione necessaria per dare più spazio alla Pace che spalanca le porte verso l’amore per l’umanità.

Nella campagna “Italia Ripensaci” sono indicate azioni urgenti da affrontare insieme alle istituzioni. Per questo sono state presentate ai nuovi consiglieri comunali una lettera firmata da diverse associazioni e una bozza di delibera proposta da “Rete Italiana Pace e Disarmo” e da “Senza atomica” per aderire alla campagna “Italia Ripensaci” con la quale si chiede al governo italiano la ratifica del Trattato ONU per un mondo libero dalle armi nucleari.”

Centro Pace ecologia e diritti di Rovereto, Cantiere di Pace del Trentino

Servizio civile universale provinciale, un’opportunità di formazione per tre giovani in Consiglio provinciale e al Forum per la pace

Tre giovani, dai 18 ai 29 anni, avranno l’opportunità di acquisire competenze e prepararsi al mondo del lavoro presso le sedi del Consiglio provinciale e del Forum trentino per la pace e i diritti umani, grazie a due progetti del bando di Servizio civile universale provinciale (SCUP) indetti dalla Provincia autonoma di Trento. I due progetti, in partenza a settembre e della durata di dodici mesi, rappresentano l’occasione per immergersi in un contesto stimolante e per comprendere come operano due realtà fondamentali per l’assetto istituzionale provinciale.

Il Consiglio provinciale è uno degli organi della Provincia e può essere considerato il “Parlamento” del Trentino, la cui funzione principale è appunto quella legislativa. Il Forum trentino per la pace e i diritti umani, invece, è un organismo del Consiglio, che si occupa di promuovere e difendere i valori della pace e dei diritti umani.

Il progetto del Consiglio provinciale, intitolato “Con le scuole per l’Autonomia del Futuro”, permetterà ai due giovani selezionati di entrare a tutti gli effetti, come elementi operativi, nella squadra che si occupa delle attività con le scuole. Parteciperanno alla progettazione delle attività e alla loro realizzazione, faranno da guida alle classi nelle visite ai luoghi dell’Autonomia e parteciperanno agli incontri tra politici e studenti. Parteciperanno inoltre alla progettazione e alla realizzazione degli eventi promossi dal Consiglio sull’Autonomia e collaboreranno con i vari servizi dell’istituzione.

Il progetto del Forumpace, invece, dal titolo “Tessere reti di pace”, permetterà alla persona selezionata di affiancare lo staff operativo nelle varie attività dell’ente, concentrandosi in particolare sulla co-progettazione con le associazioni della rete del Forum, con le scuole, con le rappresentanze studentesche e con gli enti locali. Il giovane selezionato, inoltre, prenderà parte a percorsi di sensibilizzazione sulle tematiche della pace e dei diritti umani, online e offline, sia per le scuole che per la comunità trentina in generale.

I due progetti, infine, prevedono un articolato percorso formativo, della durata di oltre cinquanta ore, che permetterà alle persone selezionate di acquisire competenze specifiche spendibili sul mondo del lavoro.

La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per domenica 23 luglio 2023 alle 23.59. Verrà inoltre organizzato un incontro informativo con i due enti, in presenza e online, mercoledì 18 luglio dalle 10.00 in poi.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il portale dello SCUP (https://serviziocivile.provincia.tn.it/Adesione) oppure contattare i responsabili del progetto (Rodolfo Ropelato, Consiglio Provinciale – 3669302653, Riccardo Santoni, Forumpace – 3351797117).

A Trento si celebra la Giornata Internazionale delle Fasce Bianche

Foto presa dalla pagina Facebook dell’associazione Jer me se tiče.

Lo facciamo da anni. Lo ripeteremo il prossimo 31 maggio, alle 17.30, nel cortile di Palazzo Thun, a Trento. Saremo lì, con le nostre fasce bianche al braccio, in silenzio. Ci saremo per ricordare i troppi morti ancora dimenticati della folle guerra nella Bosnia Herzegovina. Ci saremo per ricordare a tutti come la fine di una guerra spesso non sia l’inizio della Pace. Saremo lì, assieme, perché dove non c’è pace non ci sono diritti, giustizia, equità economica, democrazia.

L’iniziativa è come sempre firmata dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, dall’Associazione Trentino con i Balcani, dall’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, dall’Associazione Progetto Prijedor e da Unimondo, con l’adesione di molti altri gruppi, associazioni, singole persone. Più o meno a quell’ora, quel 31 maggio, manifesteranno un altro centinaio di città europee.

Contemporaneamente, poi, migliaia di persone saranno in piazza proprio a Prijedor, città della repubblica Srpska – la parte serba della Bosna Herzegovina – , dove tutto è iniziato. Il 31 maggio del 2012, infatti, un ragazzo giovane, Emir Hodžić, si legò al braccio una fascia bianca e si mise solo, in piedi, nella piazza del municipio. Non disse nulla. Rimase zitto. Voleva protestare contro l’assordante silenzio delle autorità di Prijedor. Voleva si condividesse il ricordo di quello che era accaduto vent’anni prima, il 31 maggio 1992.

Quel giorno, a Prijedor, era arrivato l’odio. Le autorità serbe obbligarono tutti i cittadini non-serbi a mettere uno straccio o un lenzuolo bianco alle finestre di casa.  Per essere riconoscibili anche fuori, in strada, furono obbligati a mettere una fascia bianca al braccio. Così, iniziò la tragedia. In pochi mesi 31.000 civili di Prijedor, tutti rigorosamente non serbo – ortodossi, vennero rinchiusi nei lager. 53.000 persone furono vittime di persecuzione e deportazione.  Quelli uccisi furono 3.173.  102 erano bambini.

Quella guerra è quasi dimenticata, ormai. In questi giorni di tragedia e di guerra in Ucraina, quasi tutti i commentatori si stupiscono che “in Europa sia tornata la guerra”. Tutti sembra abbiano dimenticato i cinque anni di macello nella ex Jugoslavia. Così come troppi scordano le molte guerre in corso, i 31 luoghi dove si muore per le bombe, la fame, la violenza portata dalle armi.

Le fasce bianche di Prijedor, ci aiuteranno a ricordare tutto questo. Ci troveremo nel cortile di Palazzo Thun, a Trento, il 31 maggio alle 17.30. Per non dimenticare mai. Saremo lì per ricordare che le ingiustizie vanno ricordate. Saremo lì per ricordare che le vittime vanno ricordate. Saremo lì perché tutto questo “Ci Riguarda”.

A maggio due iniziative per la pace

Nel corso del prossimo mese avranno luogo due iniziative dedicate alla promozione di una cultura di pace. Domenica 7 maggio si terrà la “Staffetta per l’Umanità” contro la guerra e per la Pace in Ucraina, mentre due settimane dopo, domenica 21 maggio si svolgerà la “Marcia Perugia-Assisi“. 

La Staffetta per l’Umanità

La “Staffetta per l’umanità” è un’iniziativa lanciata dal giornalista Michele Santoro a cui la rete del Cantiere di Pace del Trentino ha deciso di aderire. 

La marcia,  che idealmente collegherà l’Italia da Aosta a Porto Palo, ha trovato fin da subito il sostegno di artistɜ , intellettuali, giornalistɜ e sindacati. Tra i tanti che hanno firmato l’appello spiccano Alex Zanotelli, Alessandro Barbero e Fiorella Mannoia.

Come riportano gli organizzatori, la staffetta si svolgerà con le stesse dinamiche che si vedono in “un campo da “baseball”, dove, contemporaneamente, chi aderirà si scambierà una fiaccola tra una base e l’altra. 

Per la nostra Provincia, il ritrovo per le due tappe sarà alle 11.40. La prima è prevista a Trento, in Piazza d’Arogno. La seconda, in contemporanea, a Levico, al Centro congressi “PalaLevico“. 

Alle 12.00, lɜ partecipanti riunitɜ nelle varie postazioni si muoveranno contemporaneamente per completare un percorso che copre 4000 km e che coinvolgerà almeno 4000 persone in tutto il Paese.

Il riferimento per la tappa di Trento e per quella di Levico è Marco Baino (cell. 340 8788948).

La Marcia Perugia Assisi

Domenica 21 Maggio la rete trentina parteciperà anche alla “Marcia Perugia-Assisi“, un’iniziativa nata con l’intento di ricordare a tuttɜ il valore fondativo del ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della Costituzione.

Secondo lo Stockholm International Peace Research Institute, nel 2022 gli investimenti militari mondiali sono cresciuti del 3,7% in termini reali, con un aumento di 127 miliardi rispetto al 2021. Una cifra, questa, ben più alta dei 100 miliardi annui promessi e mai raggiunti per mitigare la crisi climatica. 

Per questo motivo, tra le altre cose, la Marcia sarà un’occasione per chiede lo spostamento delle risorse verso politiche civili che proteggano persone e pianeta.

La partenza da Perugia è prevista per le 9.00, l’arrivo ad Assisi per le 15.00.

Per chi volesse partecipare alla marcia, la CGIL organizza un pullman.

Il pullman partirà da Trento, dal piazzale Ex Zuffo, alle ore 03.00 e farà poi tappa a Rovereto, al parcheggio del casello autostradale A22 sud, alle ore 03.30.

Il rientro a Trento è previsto attorno alle 23.00.

Per prenotarsi scrivere entro le 12.00 di venerdì 19 maggio alla mail: accoglienza@cgil.tn.it.

E’ prevista una quota di compartecipazione da pagare direttamente sul pullman pari a 25 euro a partecipante.

Vent’anni dopo, vent’anni indietro?

I vent’anni dagli attentati dell’11 settembre sono, oggi, carichi di molti e diversi significati evidenti agli occhi di tutti: questa sembra essere una traccia comune a tutto il 2021, anno denso di ricorrenze legate alle trasformazioni che hanno caratterizzato il mondo e le nostre comunità nel recentissimo passato (i 30 anni dalla guerra nei Balcani e dalla nave Vlora, i 20 anni dal G8 di Genova, dall’11 settembre e dall’avvio della guerra in Afghanistan, i 10 anni dalle Primavere Arabe, solo per citare alcuni di questi eventi).

Tutte queste ricorrenze sono un’occasione per fare valutazioni, riconoscere errori e capire come interpretare un presente profondamente inciso da questi cambiamenti per progettare un futuro che sappia trasformare le sorti delle nostre società, dallo sfruttamento all’uguaglianza, dalla violenza – della guerra, delle disuguaglianze, del razzismo, delle discriminazioni – ad una pace concreta, fatta di relazioni solide, di conflitti capaci di generare società migliori.

L’insieme di queste considerazioni, nell’anno del Trentennale del Forumpace, hanno portato a realizzare percorsi di approfondimento e riflessione, e a mettere in campo iniziative a sostegno di tutte e tutti coloro che si stanno adoperando concretamente tanto nella costruzione di una coscienza collettiva su questi temi quanto a salvare vite.

Il Forumpace rinnova il proprio appello affinché le istituzioni locali, nazionali ed europee si adoperino attivamente per realizzare corridoi umanitari in tutti quei contesti in cui le guerre, la povertà, i disastri climatici hanno reso impossibile una vita dignitosa.

Quello che sta accadendo in Afghanistan, è legato alle battaglie per la giustizia sociale, per la lotta contro ogni discriminazione e violenza, per l’impegno a rendere accessibili, a tutte e tutti, i servizi che sono diretta espressione dei diritti di ciascun essere umano.

Rifletteremo insieme su questi temi sabato 11 settembre alla Campana dei Caduti di Rovereto. Qui di seguito il programma completo


11 settembre 2021, ore 11.00

Rovereto, Campana dei Caduti

Incontro con i giornalisti – Vent’anni dopo, vent’anni indietro?

Interverranno:

Arianna Miorandi, Consigliera comunale delegata alla cooperazione

Paolo Mirandola, rappresentante della Fondazione Campana dei Caduti

Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Andrea Morghen, Direttore Associazione Bianconero

Barbara Gallo, giornalista specializzata e collaboratrice di IRIAD – Archivio Disarmo

Emanuele Giordana, giornalista, presidente di Afgana e direttore editoriale del portale atlanteguerre.it

Tehseen Nisar, collaboratrice di South Asian Democratic Forum, Università LUISS e con i media del Pakistan.


11 settembre 2021, ore 20.00

Rovereto, Campana dei Caduti

Vent’anni dopo, vent’anni indietro?

Promosso da Associazione Bianconero e Forumpace in collaborazione con Fondazione Campana dei Caduti, 46°Parallelo/Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo 

Il ventennale dell’11 settembre e della guerra in Afghanistan, iniziata il 7 ottobre 2001, coincide con la fine della presenza occidentale nel Paese e con il ritorno al potere dei Talebani, in drammatico contrasto con le attese di una transizione annunciata come ‘naturale’. Le domande sono inevitabili: cosa è cambiato in questi vent’anni, in Occidente come in Asia Centrale? Che conseguenze ha avuto la retorica dello “scontro di civiltà”? Quali risultati promettevano e quali, invece, hanno raggiunto questi 20 anni di guerra? Cosa sarà dei diritti e delle conquiste ottenute dal popolo afgano? Come interpreteremo i prossimi 20 anni e quali attori globali ne saranno i protagonisti? 

Saluti istituzionali: 

Francesco Valduga, Sindaco di Rovereto

Paolo Mirandola, rappresentante della Fondazione Campana dei Caduti

Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Andrea Morghen, Direttore Associazione Bianconero

Ne parleranno Barbara Gallo, giornalista specializzata e collaboratrice di IRIAD – Archivio Disarmo; Emanuele Giordana, giornalista, presidente di Afgana e direttore editoriale del portale atlanteguerre.it; Tehseen Nisar, collaboratrice di South Asian Democratic Forum, Università LUISS e con i media del Pakistan.


Alle ore 21.30 seguirà i rintocchi della Maria Dolens

Per prenotazioni: https://forms.gle/efRhuBzarxrzCE5K7

Per accedere è necessario il Green Pass.

Quale futuro per il popolo afgano?

Gli eventi che hanno riportato l’Afghanistan al centro del dibattito pubblico mondiale a partire dal 15 agosto scorso interrogano profondamente anche le nostre comunità.

Quale futuro per il popolo afgano? è un momento pensato per ragionare su tutto questo: martedì 7 settembre, dalle 18 alle 20, al Cortile dei Poeti, Alidad Shiri e Andrea Nicastro dialogheranno, moderati da Fausta Slanzi, su quello che è l’Afghanistan oggi, su ciò che è stato negli ultimi 20 anni, su quello che sarà nel prossimo futuro.

Con la presa di Kabul da parte dei Talebani e l’acuirsi della crisi umanitaria in Afghanistan, come Forumpace abbiamo preso posizione chiedendo di fermare i rimpatri e di predisporre corridoi umanitari lungo tutte le rotte migratorie, una posizione che si collega alle molte altre assunte in questi anni di infinita emergenza dettata da guerre e conflitti, calamità naturali e disastri, in Afghanistan e in gran parte del mondo.

Accanto a questa presa di posizione, è necessario continuare nell’opera – costante e faticosa – di garantire informazione, di sensibilizzare le nostre comunità per mantenere l’attenzione su quello che sta avvenendo in Afghanistan, 20 anni dopo l’11 settembre, l’invasione dell’Afghanistan e il conflitto che ha portato alla destituzione temporanea dei talebani.

Per tutte queste ragioni, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, il Comune di Trento e il Nodo Trentino della Rete “in Difesa di” vi invitano ad un incontro di approfondimento sul tema per capire cosa è successo in questi anni e in queste ultime settimane, cosa ha portato l’arrivo e l’insediamento dei talebani e cosa sta succedendo alla popolazione civile, soprattutto alle donne, bambini e minoranze.

Programma

Saluti istituzionali dell’Assessora Elisabetta Bozzarelli e di Massimiliano Pilati, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Intervento di 

Andrea Nicastro – inviato speciale del Corriere della Sera in Afghanistan, primo giornalista italiano ad entrare a Kabul nel 2001

Alidad Shiri – giornalista 

Introduce e modera

Fausta Slanzi – giornalista

A causa dei posti limitati è suggerita la prenotazione tramite link: https://forms.gle/bJGyEBVrbZ38YaHYA 

La prenotazione sarà riservata fino a 5 minuti prima dell’inizio dell’evento. Dopo di che, i posti torneranno disponibili senza prenotazione.

Per accedere è necessario esibire il Green pass.