Sit-in e flashmob provinciale per la Pace e per il Cessate il fuoco!

Abbattiamo il muro delle guerre e del riarmo. Il tempo della Pace è ora!

L’appuntamento è fissato per sabato 9 novembre 2024, alle ore 11:00 in P.zza Malfatti di Rovereto, ed è pensato per proseguire il percorso sui temi della Pace che ha visto varie organizzazioni e 150 persone dal Trentino partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale del 26 ottobre, quando circa 80mila persone si sono radunate in diverse piazze d’Italia per manifestare in favore di un “Cessate il fuoco.

Il ritrovo provinciale cade nella giornata del 35° anniversario dalla caduta simbolica del Muro di Berlino. Un evento storico mondiale che non solo segnò la fine della divisione della Germania, ma anche la fine della Guerra Fredda tra Est e Ovest.

Durante l’evento del 9 novembre ci saranno alcuni interventi da parte delle organizzazioni promotrici, testimonianze e un flashmob allo suonare della sirena cittadina.

L’appuntamento è promosso dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Centro Pace ecologia e diritti di Rovereto, CGIL-CISL-UIL del Trentino, A.N.P.I. Rovereto-Vallagarina e vede il patrocinio del Comune di Rovereto.

All’iniziativa hanno aderito anche: ACLI Rovereto, Circolo Arci Ugo Winkler Brentonico, Associazione 46° Parallelo – Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, Associazione Tremembė, Quilombo Trentino.

Raccolta adesioni entro martedì 5 novembre all’email roveretopace@gmail.com

Si invitano le/i partecipanti a non esporre bandiere e loghi di partito ma solo bandiere per la Pace e per la nonviolenza.

Una nuova opportunità al Forumpace per i giovani dai 18 ai 28 anni

Il Forum trentino per la pace e i diritti umani, grazie a un progetto del bando di Servizio civile universale provinciale (SCUP), indetto dalla Provincia autonoma di Trento, potrà ospitare per dodici mesi unǝ giovane dai 18 ai 28 anni presso la propria sede. C’è tempo fino al 28 gennaio 2024 per presentare domanda.

Il progetto di Servizio Civile “Contribuire al cambiamento, comunicare una cultura di pace 2.0” è destinato a tuttɜ quellɜ giovani impegnatɜ e motivatɜ che desiderano approcciarsi in maniera diversa al mondo del lavoro e contribuire attivamente alla promozione dei valori della pace e dei diritti umani nella comunità trentina.
Il progetto, in partenza a marzo e della durata di dodici mesi, rappresenta l’occasione per immergersi in un contesto stimolante e per comprendere come opera una realtà inedita per il contesto istituzionale nazionale.

Il Forumpace, infatti, un organismo incardinato presso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, è stato creato nel 1991, in un contesto socio-politico caratterizzato da una guerra sanguinosa, per promuovere e diffondere una cultura di Pace. Da allora il Forum si è evoluto, abbracciando anche altre questioni, la parità di genere, l’uguaglianza, l’accoglienza, l’educazione alla cittadinanza globale, ma non ha mai smesso di coinvolgere, informare e sensibilizzare la comunità trentina.

Il progetto nel dettaglio

Nel corso dei dodici mesi, lǝ giovane in Servizio Civile avrà l’opportunità di partecipare attivamente alle iniziative dell’Ente, concentrandosi in particolare su quattro aree di attività, con un focus prioritario, ma non esclusivo, sulla comunicazione:

  1. Creazione di contenuti divulgativi, comunicazione delle attività dell’ente e di quelle delle associazioni parte dell’Assemblea del Forumpace;
  2. Co-progettazione di attività ed eventi con le associazioni del Forum, gruppi di giovani, scuole ed enti locali;
  3. Programmazione e partecipazione ad eventi;
  4. Gestione Ordinaria delle attività del Forumpace per contribuire al funzionamento quotidiano dell’Ente.

In particolare, per quanto riguarda le attività di comunicazione, lǝ giovane in Servizio Civile si occuperà della creazione di contenuti e di campagne di sensibilizzazione, della gestione dei profili social, del nuovo sito del Forumpace e degli strumenti di comunicazione interna.

Il progetto, infine, attraverso un percorso di formazione specifico di 53 ore, mira a fornire competenze utili per la vita personale e professionale dellǝ giovane in Servizio Civile. Tra queste figurano la pianificazione e l’implementazione di una strategia comunicativa, la scrittura di testi e la creazione di contenuti con media comunicativi innovativi, l’organizzazione di percorsi di sensibilizzazione online e offline e la gestione progettuale . Al termine del percorso, inoltre lǝ giovane avrà consolidato soft skill trasversali fondamentali, come la capacità di parlare in pubblico, la comunicazione nonviolenta, la gestione degli impegni e delle mansioni da svolgere e il lavoro di gruppo.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il portale dello SCUP, navigare sulla pagina del nostro progetto o contattare il coordinatore del Forumpace (Riccardo Santoni, Forumpace – 3351797117).

“I Diritti Umani: 75 anni di?”

Lunedì 11 dicembre, in occasione del settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani organizza una rassegna dedicata ai temi della pace e dei diritti umani.

Domenica 10 dicembre si celebra il settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento sui diritti della persona, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948. 

La Dichiarazione rappresenta una delle tappe più alte della storia contemporanea: sancisce i diritti fondamentali e inalienabili di ogni individuo, promuovendo la dignità, l’uguaglianza e la libertà di tutti. In un contesto globale segnato dall’inasprirsi di nuovi e vecchi conflitti, dalla crescente disuguaglianza e dalla recrudescenza dell’emergenza climatica, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani assume un ruolo cruciale nel richiamare all’attenzione la necessità di rispettare la dignità e i diritti di ogni individuo. 

Per ricordarne i principi, rimarcarne i valori, ma anche per celebrarne l’anniversario, le associazioni aderenti all’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani, hanno deciso collegialmente di creare una rassegna di eventi che portino una serie di riflessioni, approfondimenti e emozioni.  

L’appuntamento è previsto per lunedì 11 dicembre 2023 presso la Sala Conferenze di Trento della Fondazione Caritro, a Trento, in Via Calepina 1 e avrà il titolo “I Diritti Umani: 75 anni di?”, una rassegna di eventi incentrata sui temi della pace e dei diritti umani.

La giornata comincerà alle 15.30 e si protrarrà fino a sera con un programma ricco di ospiti e contenuti.

Inaugura la giornata un Silent Play dal titolo “Effetto Farfalla” organizzato dall’associazione MLAL e condotto da Federica Manfrini e Valentina Dapor. I partecipanti, muniti di cuffie e facilitati dalle moderatrici, potranno interagire con le altre persone, muovendosi nello spazio e creando connessioni relazionali e di significato. Questa attività permetterà ai partecipanti di lavorare sulla loro sfera socio-emotiva connessa al cambiamento climatico.

A seguire, dopo la presentazione della rassegna, è previsto una prima conferenza dal titolo “Israele Palestina: quali diritti! – Reporter, fotografi e attivisti nonviolenti alla ricerca dei diritti nel contesto israelo palestinese”, alle 16.30. Partendo da un video saluto introduttivo di Moni Ovadia, la referente dell’associazione Pace per Gerusalemme  Amina Hussein, modererà le testimonianze dei volontari di Operazione Colomba, del reporter Raffaele Crocco dell’associazione 46° Parallelo e dei fotografi Jacob Balzani Lööv e  Rosy Sinicopri, che porteranno la loro mostra tratta dal libro Coordination Denied.

Alle 18.00 la docente e giornalista Paola Treglia leggerà alcuni brani dedicati ai diritti umani ed in particolare al diritto allo studio, raccolti e selezionati dall’associazione Docenti Senza Frontiere. Al termine delle letture, si terrà la conferenza “Costruire la pace con la cooperazione internazionale: lo scriviamo da 25 anni!”. L’incontro sarà anche l’occasione per celebrare il venticinquesimo compleanno di Unimondo, testata giornalistica online edita da Fondazione Fontana che offre un’informazione qualificata sui temi della pace, dello sviluppo umano sostenibile, dei diritti umani e dell’ambiente. Ad introdurre quindi saranno Pierino Martinelli direttore di Fondazione Fontana e Raffaele Crocco direttore di Unimondo e l’ascolto del podcast “Altro modo” fatto appositamente per questa ricorrenza da Michele Simeone. A seguire ci saranno gli interventi di Chiara Troiano di Intersos, Stefano Schiavo dell’Università di Trento, Silvia Stilli, Presidente di AOI e Zohra Mehri per i ragazzi del percorso “Cooperazione: mettiamola in Agenda!”. A chiudere gli interventi le considerazioni di Raffaele Crocco e Massimiliano Pilati, presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani. 

Al termine della conferenza verrà proiettato il cortometraggio “The Stupid Boydi Phil Dunn, presentato durante il Religion Today Film Festival del 2023 e vincitore del Premio “Nello spirito della pace” assegnato dalla giuria speciale del Forum trentino per la pace e i diritti umani.   A seguire è previsto un rinfresco comunitario, preparato dalla Cooperativa Samuele. Un’occasione di socializzazione e di confronto, per celebrare la giornata e passare insieme del tempo di qualità. 

Alle 21.00, si ripartirà con alcune letture a cura di Laura Bampi e Flavia Ioria dell’associazione Tremembè sul tema della tortura, che introdurranno la conferenza Tortura di stato?” – La tortura nel corso dei secoli, da quella inflitta alle streghe a quella che subiscono i migranti passando per Guantanamo, attraverso la storia del diritto penale. L’intervento approfondirà dal punto di vista giuridico a Convenzione contro la tortura ed altre pene disumane e degradanti adottata dalla Assemblea  generale dell’ONU del 10.12.1984, l’art.613 bis del codice penale  italiano ed i tentativi di abrogazione della norma. A parlarne sarà Nicola Canestrini, avvocato penalista con la moderazione di Lorenza Cescatti dell’associazione Giuristi Democratici.

L’evento è reso possibile grazie al sostegno delle associazioni che fanno parte dell’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani: Associazione BiancoNero, Forum trentino per la pace e i diritti umani, Giuristi democratici, Operazione Colomba,  Fondazione Fontana, Associazione 46° Parallelo, Docenti Senza Frontiere, Tremembè, Pace per Gerusalemme e MLAL.

Alla luce dei recenti avvenimenti che stanno sconvolgendo l’Europa e il mondo, con la guerra tra Russia e Ucraina e quella tra Israele e Palestina, i conflitti dimenticati, la crescente disuguaglianza, la violazione delle libertà fondamentali e le conseguenze dell’emergenza climatica, è fondamentale collaborare per promuovere i valori della pace e dei diritti umani e per agire concretamente sul territorio. 

Per questo motivo, la giornata vuole essere anche un’occasione per invitare chi non ne fa parte, a presentare domanda di adesione all’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani. Fino a giovedì 21 dicembre, infatti, in seguito all’elezione del nuovo Consiglio provinciale, le associazioni potranno inviare la loro richiesta per entrare a far parte della nuova Assemblea, che andrà a sostituire quella attuale, giunta al termine della proprio mandato. 

Per maggiori informazioni sull’evento dell’11 dicembre “I Diritti Umani: 75 anni di?” è a disposizione lo staff del Forumpace (telefono: 0461 213176, mail: forum.pace@consiglio.provincia.tn.it). 

Per maggiori informazioni sull’adesione al Forumpace trentino contattare la Segreteria organi collegiali del Consiglio provinciale (telefono: 0461-213290, mail: organi.assembleari@consiglio.provincia.tn.it).

Adesione all’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani

Con l’elezione del Consiglio Provinciale, decade progressivamente l’Assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Fino a giovedì 21 dicembre, le associazioni, i comitati e gli enti del terzo settore che operano sul territorio provinciale possono presentare domanda di adesione all’Assemblea.
Devono inviare richiesta sia le nuove associazioni, sia quelle che ne hanno già fatto parte nell’ultima o nelle precedenti legislature.

La richiesta di adesione deve pervenire alla mail segreteria.generale@pec.consiglio.provincia.tn.it utilizzando il modulo ARichiesta di adesione“, consultabile nella pagina dedicata alla modulistica.

Nel caso in cui la Richiesta di adesione venisse compilata senza firma digitale, bisognerà allegare anche una copia della carta di identità del legale rappresentante.

Inoltre, alla richiesta si devono allegare:

  1. copia dell’atto costitutivo;
  2. copia dello statuto, adottato da almeno un anno, che tra gli scopi sociali prevede, in forma espressa, iniziative nel campo dei diritti umani, della cooperazione e dello sviluppo internazionale, della difesa popolare non violenta, della pace, del disarmo, del servizio civile;
  3. una relazione attestante l’attività svolta con riferimento almeno all’ultimo anno nell’esercizio delle finalità statutarie indicate.

Entrando a far parte dell’Assemblea del Forum, le associazioni e i comitati operanti nell’ambito del territorio provinciale nei settori dei diritti umani, della cooperazione e dello sviluppo internazionale, della parità di genere, della difesa popolare non violenta, della pace, del disarmo e del servizio civile possono trovare consulenza e supporto sia dal punto di vista progettuale e organizzativo, sia sotto il profilo della comunicazione, così da amplificare l’impatto delle proprie iniziative.

Partecipa anche tu per promuovere il cambiamento: la pace #partedaqui

Per informazioni sulla procedura di adesione all’assemblea contattare:

  1. Segreteria organi collegiali del Consiglio provinciale
    telefono: 0461-213290
    mail: organi.assembleari@consiglio.provincia.tn.it
  2. Staff Forumpace
    telefono: 0461 213176
    mail: forum.pace@consiglio.provincia.tn.it

Informazioni integrali sul sito del Consiglio provinciale.

La Cultura è la Cura

La Cultura è la Cura è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’azione progettuale verrà realizzata da una rete di partenariato con sede in 15 regioni italiane di cui Arci del Trentino e il Cafè de la Paix Trento sono parte integrante.

La cultura, assumendo una valenza educativa, è infatti considerata come una “medicina generatrice” di abilità, benessere, relazioni ed autonomia in modo sempre inclusivo. La Cultura è la Cura si propone di contrastare le povertà – educativa e materiale – lottando contro le disuguaglianze e per rendere le città e gli insediamenti umani più inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.

I corsi sono completamente gratuiti ed esclusivamente rivolti ad over 65 e giovani under 35, con particolare attenzione a coloro che sono stati esclusi precocemente da percorsi formativi.

Considerato l’obiettivo finale delle attività realizzate a livello territoriale – attivare gruppi costituiti da operatori culturali, beneficiari, artisti in grado di costruire un progetto di sviluppo che vada oltre il periodo di svolgimento del progetto – al Café de la Paix sarà possibile accedere ad un insieme di laboratori ed esperienze artistiche capaci di creare il pretesto e il contesto per far interagire persone diversissime tra loro, rafforzando allo stesso tempo la capacità di networking e di risposta condivisa ai bisogni da parte delle associazioni coinvolte.

Per questo, il Cafè de la Paix e Arci del Trentino hanno ideato insieme ad altri partner attività diverse tra loro che avranno inizio a partire da gennaio e che impegneranno i partecipanti indicativamente fino a giugno 2022. Le attività proposte saranno in particolare:

LABORATORIO TEATRALE, realizzato in collaborazione con Emit Flesti, che si terrà tutti i lunedì a partire dal 10 gennaio 2022 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 presso la Bottega delle Arti (Passaggio Teatro Osele, TN);

LABORATORIO DI MAGLIA E UNCINETTO, realizzato in collaborazione con Auser del Trentino, che si terrà tutti i martedì a partire dall’11 gennaio 2022 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN)

CORSO FOTOGRAFICO, realizzato in collaborazione con Alessio Coser, che si terrà tutti i mercoledì a partire dal 12 gennaio 2022 dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele 8, TN);

ATELIER CREATIVO, realizzata in collaborazione con CSA Contrada Larga (Coop Kaleidoscopio), che si terrà tutti i venerdì a partire dal 14 gennaio 2022 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 presso CSA Contrada Larga (Via Belenzani 49, TN).

La presentazione ufficiale del progetto e delle singole attività laboratoriali si terrà lunedì 13 dicembre alle ore 18:00 presso il Cafè de la Paix Circolo Arci.

Per maggiori informazioni si prega di contattare telefonicamente il Cafè de la Paix al 380 765 2753 o di scrivere una mail all’indirizzo apsdulcamara@gmail.com

Torna BeJetz!

E se l’alternanza scuola lavoro potesse essere diversa dal solito?

BeJetz! è il progetto elaborato da CSV Trentino insieme al Centro per la Cooperazione Internazionale e all’Ufficio Agenda 2030 della Provincia di Trento, rivolto a studenti e studentesse del triennio delle scuole secondarie di secondo grado del Trentino pensato per conoscere meglio il nostro territorio, entrare in contatto con le organizzazioni che ci lavorano e sperimentare tanti temi e ambiti diversi.

Si può partecipare al progetto compilando questo modulo entro il 24 ottobre 2021.

Affrettatevi, ci sono solo 100 posti!

Dall’educazione all’accoglienza, dall’integrazione all’arte, dall’ambiente alla salute, BeJetz! mette al centro l’Agenda 2030 e la fa diventare un’esperienza a 360° per ragazze e ragazzi nel pieno della loro formazione. Questo percorso è uno spazio di opportunità che unisce la formazione e l’approfondimento attorno ai temi della sostenibilità nelle sue molte sfumature ad esperienze dirette, scelte da* ragazz* per scoprire ancora di più un tema che l* ha colpit* o che l* incuriosisce da sempre.

Per tutte le info, clicca al pulsante qui affianco o visita il sito del CSV Trentino!

Far parlare di pace e di diritti

Il Forumpace ha presentato un nuovo progetto di servizio civile. “Far parlare di pace e di diritti” ha lo scopo di coinvolgere un/a giovane nelle attività del Forum e, in particolare, nel lavoro con giovani e scuole.

Il progetto darà la possibilità al/la giovane di conoscere tanto la dimensione istituzionale quale quella associativa del Forum ma, soprattutto, gli/le darà modo di mettersi alla prova, di approfondire e sviluppare strumenti per diffondere la cultura della pace e dei diritti attraverso azioni e progetti pensati e costruiti insieme a studenti e studentesse.

Lo scopo dell’intero progetto è quello di elaborare strumenti condivisi e finalizzati a costruire comunità più coese, consapevoli e solidali, capaci di non pensare progetti “per i giovani” ma soprattutto “con” loro, attraverso l’attivazione di processi partecipativi e dal basso.

Questi percorsi non nascono dal nulla ma sono il frutto del lavoro che il Forum ha avviato già da molto tempo: il Forum va a scuola è la sezione in cui raccontiamo questi progetti, dalle Visite Consiglio ad OTIUM passando per il lavoro con le Assemblee di istituto o a progetti come Supereroi reali.

Non è un paese per giovani: OTIUM 2021

La terza edizione di OTIUM ha avuto tanti significati diversi: tornare a riempire i parchi con sedie e transenne, musica e dibattiti, incontri e imprevisti è stato il modo per sfogare quello che troppa DAD aveva imprigionato ma non sconfitto. Durante tutto il percorso di avvicinamento, le ragazze e i ragazzi che hanno immaginato questa edizione di OTIUM hanno messo in campo, ancora una volta, tanta forza di volontà e una buona dose di incoscienza.

Un percorso e non un singolo evento: in questo sta il valore aggiunto di OTIUM. Da una parte, lo scambio di esperienze e sensibilità tra studenti e studentesse, associazioni ed enti coinvolti. Dall’altra, la capacità di costruire un gruppo al di là della distanza imposta dalla pandemia.

A un mese da OTIUM 2021, quello che è rimasto di tutte le riflessioni fatte è il disallineamento – tra generazioni, tra punti di vista, tra sensibilità – ma anche l’enorme potenzialità: in un Paese che non è fatto per i giovani, trovare spazi di co-progettazione pensati per dare una progressiva autonomia a chi li partecipa è la strada maestra per rompere questa barriera, per smettere “pensare ai giovani” e di iniziare a “pensare con i giovani”.

Questi i temi al centro degli incontri che hanno animato il pomeriggio del 6 giugno, questo il senso della progettazione che ha dato vita a quella giornata: ecco il senso della chiacchierata con Jakidale sul contro-esempio dei giovani. Un contro-esempio rispetto al discorso dominante, che va oltre i “fannulloni”, oltre l’idea che non sia lavoro quello che in tanti stanno sperimentando grazie all’online. “La creatività, se sei limitato, ragiona ancora di più” osserva Jakidale, “la rivoluzione digitale, adesso è molto più possente: se prima avere un profilo social era una cosa in più, se la gente non può uscire di casa è una cosa fondamentale averlo“.

E questo, nella sua esperienza, riguarda tanto l’obiettivo quanto, soprattutto, il percorso: “il percorso ti dà tanto: non ti insegna tanto la cosa pratica ma ti insegna il modo di ragionare, il modo di fare, che è la cosa fondamentale“.

Accanto al percorso, il dialogo: la scuola e la politica sono state al centro degli altri due appuntamenti del pomeriggio. Mattia Bombardelli e Matteo Saudino hanno discusso con le ragazze e i ragazzi di OTIUM su come sta la scuola, dopo la pandemia ma non solo. “Proprio perché oggi le scienze sono ultraspecialistiche c’è bisogno di pensare alla complessità” osserva Saudino, “alla fine puoi avere una montagna di soldi, puoi avere mille conoscenze specifiche ma se non hai la capacità di guardare l’insieme, rimani povero”.

E in questa complessità ci sta anche l’uso del digitale a scuola: “il digitale, fuori, c’era già a tutti i livelli: c’era una specie di dissonanza tra la presenza massiccia del digitale a più livelli e l’assenza a scuola. Poi siamo passati ad un eccesso inverso, con la pandemia, in cui tutto è diventato digitale: la scuola italiana ha fatto un salto in avanti che avrebbe richiesto 10 anni, nell’uso delle tecnologie. Adesso è fondamentale riequilibrare: tornare ad una situazione in presenza in cui il digitale permane, non sparisce. Direi più digitale e più presenza“.

“Il digitale è fondamentale”, concorda Saudino “non solo come strumento ma come punto di vista da cui guardare il mondo. Il problema è l’equilibrio: la tecnologia è uno strumento e non un fine, ce lo insegna la storia”. E continua: “tutti gli strumenti, a loro volta, non sono neutri: uno strumento passa nelle mani dell’essere umano. Bisogna ribadirlo: durante la pandemia alcuni, come sacerdoti della tecnologia, pontificavano su un nuovo mondo che si apre. Ogni mondo nuovo, come ci insegna Huxley, è pieno di zone d’ombra. La tecnologia va umanizzata, ecologizzata e va, soprattutto, indirizzata politicamente verso l’emancipazione, la libertà, la crescita personale, culturale delle persone, dentro una rete di diritti e di uguaglianza”.

Riflettere di digitale, tecnologia e del loro utilizzi chiama in causa una riflessione sui contenuti che si trasmettono: “ci sono tante cose che facciamo che sono importanti e dobbiamo continuare a fare”, osserva Bombardelli, “ma ci sono anche tantissime altre tematiche ugualmente importanti che a scuola non entrano, in questo momento, provocando dei danni al Paese, anche significativi. […] Ormai siamo arrivati al punto in cui non è più tanto importante imparare tanti dati perché l’accesso ai dati è diventato molto semplice al giorno d’oggi. Abituiamo gli studenti a valutare i dati che trovano, usarli in maniera intelligenti, fare collegamenti, dedicarsi al problem solving, lavorare sulle soft skills – tipo la comunicazione: quelle sono le cose più strategiche, il favore più grande che possiamo fare ai ragazzi”.

E di politica e del modo in cui pensa più “ai giovani” che “con i giovani” si è parlato con il Sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e il Rettore Flavio Deflorian: un dibattito serrato, aperto e franco tra punti di vista a volte molto diversi, spesso in difficoltà a trovare punti di contatto. I temi caldi, dal lavoro all’orientamento universitario alla movida, sono stati affrontati proprio a partire dalle difficoltà di coinvolgimento e da una più generale crisi nella capacità delle istituzioni di ascoltare e rappresentare gli interessi delle persone più giovani.

Un dibattito che si è chiuso con una promessa: quella di tenere aperti i canali di comunicazione, di mantenere appuntamenti in cui aggiornarsi, in cui continuare a discutere e costruire una comunità larga, accogliente, attenta, capace di tornare a rappresentare gli interessi, i bisogni e i desideri di tutte e di tutti.