Stop all’escalation di violenza tra Palestina e Israele

Il Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani esprime ancora una volta la propria costernazione davanti alla recrudescenza del conflitto israelo-palestinese e alle gravi conseguenze per la popolazione civile.

Palestine 2009. Israel’s Wall in Bethlehem, West Bank.

La terribile escalation di violenza fa seguito all’appoggio istituzionale e militare concesso ai coloni israeliani per espellere i palestinesi dalle loro case in diversi quartieri di Gerusalemme Est, in un contesto segnato dall’inazione e dall’impotenza della comunità internazionale.

Il mondo intero ha assistito per settimane alle provocazioni di fanatici coloni israeliani in marcia sulla città vecchia, seguite dalla chiusura ai palestinesi dei luoghi santi sulla Spianata della Moschea per la fine del Ramadan.

Questi atti sono la conseguenza di un più generale allontanamento da ogni tipo di negoziazione e di ricerca della pace da parte degli ultimi governi israeliani. I comunicati di rito delle istituzioni internazionali non bastano più a ristabilire il precario equilibrio sociale nella terra di Palestina e in Israele, dove quest’ultimo solo poche settimane fa è stato definito un “regime di apartheid” dalle voci autorevoli di Human Rights Watch e dell’organizzazione per i diritti umani israeliana B’Tselem. È assolutamente necessario, come più volte ribadito dall’ONU, che anche allo Stato di Israele venga imposto di applicare il diritto internazionale: deve cessare la mancanza di accountability, di responsabilità per le violazioni compiute.

Nel contempo la leadership palestinese ormai soffre di una debolezza cronica, diretta conseguenza delle difficoltà giuridiche, economiche e sociali derivanti dall’occupazione militare. Il comportamento del governo israeliano è chiaramente ostile allo svolgimento delle elezioni nei territori palestinesi, pertanto ancora una volta dovrebbe essere l’Unione Europea ad assumersi la responsabilità di vigilare sulla fine delle violazioni dei diritti umani e per una ripresa di un processo di pace.

Il Forumpace, in sinergia con le organizzazioni che lavorano in quei territori (come l’Associazione “Pace per Gerusalemme”) continuerà a favorire il dialogo tra i popoli palestinese e israeliano. Fermamente chiediamo che l’Italia si faccia promotrice di un’azione diplomatica di pace e di rispetto del diritto internazionale presso le Nazioni Unite e l’Unione Europea con lo scopo di:

  • fermare questa nuova ondata di violenza, intimando ad Hamas di fermare il lancio dei razzi ed al governo israeliano di fermare qualsiasi tipo di ritorsione e di rimuovere l’assedio a Gaza;
  • impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare l’espropriazione e la demolizione delle case a Gerusalemme Est;
  • esigere dal governo israeliano di rimuovere tutti gli ostacoli alla realizzazione di elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, come previsto dagli accordi di Oslo, firmati dalle parti;
  • sostenere e assistere l’Autorità Nazionale Palestinese per l’organizzazione e la realizzazione del processo elettorale;
  • inviare osservatori internazionali neutrali per monitorare il processo elettorale;
  • fermare a livello nazionale ed europeo la cooperazione militare con lo Stato di Israele, in quanto parte funzionale e integrante del sistema repressivo e di occupazione militare dei territori palestinesi;
  • agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità

Invitiamo la popolazione trentina a partecipare, nel rispetto delle precauzioni sanitarie, al presidio per la pace in Palestina che si svolgerà sabato 15 maggio, anniversario della Nakba, a Trento in Piazza Duomo alle ore 16:00.


Il Presidente – dott. Massimiliano Pilati

Un report annuale sull’odio online: l’incarico al Forum

Al Forum per la Pace il compito di realizzare un report annuale sull’odio online e per la promozione di campagne di comunicazione sociale via radio.

Questa la decisione ​del Consiglio provinciale che, il 24 marzo, ha approvato all’unanimità quattro risoluzioni promosse in contrasto al linguaggio d’odio e alla violenza verbale.

Questo tema si inserisce in un lavoro che il Forum conduce da sempre in contrasto ad ogni forma di linguaggio d’odio e di violenza verbale: su questi temi, infatti, si era già espresso in relazione alla necessità di promuovere un osservatorio di monitoraggio dell’hate speech, tema di cui il Forum si occupa da anni.

Contrastare e prevenire le attestazioni di hate speech oggi è quanto mai necessario e urgente.

Recentemente, il Forumpace, con la collaborazione proprio del Consiglio Provinciale e del Centro per la Cooperazione Internazionale, ha proposto un primo corso interattivo con l’obiettivo di riconoscere e analizzare i discorsi d’odio: il programma INGRID, infatti, si pone l’obiettivo di contrastare le discriminazioni multiple e intersezionali.

La differenza dell’essere

La rassegna “La differenza dell’essere. Donne e uomini come risorse per sviluppare uguaglianza e giustizia“, promossa dall’associazione Giovani Arco ha visto la partecipazione dei Comuni di Arco, Dro e Drena, un lavoro di rete per lanciare una riflessione lunga, articolata, sul tema della violenza sulle donne, “per il quale c’è un grande muro culturale da abbattere”, ribadisce il sindaco di Arco, Alessandro Betta.

Dopo l’appuntamento dell’8 marzo, lunedì 15 marzo sarà l’occasione per riflettere sul modo con cui i giovani e le giovani vivono temi centrali nella vita di ciascuno, dalla sessualità al rapporto con l’altro: Crescere uominiinfatti, raccoglie le risposte di oltre mille ragazzi alla domanda “come vivete sessualità, pornografia e sessismo?”. Parole preziose, che raccontano di una generazione che non vede più negli adulti dei riferimenti educativi e che delega a YouPorn la propria educazione sessuale e sentimentale.

Per partecipare, basta scrivere a ass.giovaniarco@yahoo.it.

L’autrice Monica Lanfranco sarà anche la formatrice del corso “Governare le relazioni: so-stare nella crisi. Politica e cittadinanza attiva alla prova della democrazia sessuata”, un seminario di formazione online che si svolgerà il 28 marzo e l’11 e il 18 aprile, dalle 18 alle 20.30.

Una rassegna intensa, che si snoderà tra l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, e il 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne: un percorso di senso, che metterà al centro della discussione la lotta contro la violenza e le discriminazioni di genere ma anche temi come la sessualità, la pornografia, il rapporto dei giovani e delle giovani con la sfera degli affetti e con il proprio corpo. E, ancora, spettacoli teatrali, concerti, seminari e percorsi di formazione.

“L’associazione Giovani Arco è contenta di essere una risorsa del territorio, il nostro augurio è che questo progetto si riveli all’altezza delle grandi ambizioni che l’hanno mosso”, racconta Cristina Bronzini, volontaria dell’associazione. “È importantissimo diffondere una cultura diversa, in particolare vogliamo aiutare le donne ad alzare la testa a non sopportare più e a non nascondere la violenza, ma a ribellarsi e a pretendere una vita degna di rispetto e d’amore“.